domenica 16 marzo 2008

Io c'ero. Festival ed eventi vari. PUBBLICITA' CON GIUDIZIO, Torino 22.2-12.3.2008



L’esposizione torinese, che giunge dopo Roma e Milano, è appena terminata (ed è rimasta aperta per un periodo limitato). Ma siccome cercando in rete si trova buona parte del materiale esposto, parliamone brevemente. Pubblicità con giudizio-40 anni di pubblicità vista dal Giurì è una curiosa esposizione con la quale l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria fornisce una serie di esempi della sua attività di vigilante sulla réclame italiana, che sia televisiva, murale o su giornali. Questo attraverso sei sezioni, riguardanti la mercificazione del corpo femminile, la slealtà dei messaggi, la violenza eccessiva delle immagini, l’elogio di bevande alcooliche, eventuali offese a morale/religione e messaggi “dannosi” rivolti ai bambini. Ogni tappa propone sei esempi di messaggi pubblicitari cartacei, che per far ben comprendere le ragioni dell’operato del Giurì sono intelligentemente accompagnati dalle motivazioni pro e contro il dato messaggio e dal verdetto finale. Dopodichè, uno schermo propone a rotazione alcuni esempi di spot televisivi per ciascuna delle sezioni: colpisce quello con Anna Falchi, che per “For men” si presta ad un messaggio di un maschilismo che lascia increduli. Il tutto è vedibile in tre quarti d’ora circa, e qui sta uno dei limiti: la mostra si fruisce in fretta e si vorrebbe vedere altro, perlmeno quanto ad affissi. Poi, nonostante il sottotitolo dell’esposizione (l’IAP esiste dal 1966), gli anni effettivi sono ben meno di quaranta: la pubblicità meno recente è del 1974 e ci si concentra sugli ultimissimi decenni, il che se da un lato stimola il ricordo di chi ha più o meno l’età di chi scrive, rende però meno “compiuto” il tutto. In ogni caso, benvenga un’iniziativa che dice qualcosa ed invita alla riflessione su quella forma di creativa propaganda, a cui è difficilissimo sottrarsi, che è la pubblicità. Ne è stato pubblicato il catalogo per le edizioni Mazzotta.                                                Alessio Vacchi

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