domenica 27 aprile 2008

Io c'ero. Festival ed eventi vari. DA SODOMA A HOLLYWOOD 23. LUST IN THE DUST


Usa 1985. Di Paul Bartel. Su dvd Anchor Bay (regione 1).

Mica ci sono solo i Trinità et similia. Rimasto inedito in Italia, Lust in the dust è un western buffonesco che vede come presenza predominante il mitico travestitone Divine, attore fetticio di John Waters -di cui il festival ha esposto quest'anno la discografia completa-. Il film si prende gioco di un tot di elementi del genere: si inizia con una ballatona in colonna sonora, dopodichè vediamo Divine in un paesaggio assolato, presenza ingombrante e "incongrua". Incontrato un gringo serio e di poche parole come tradizione vuole, giunge in una cittadina e nel suo saloon, gestito da una prosperosa donna. Intelligente trovata: le due formano una strana coppia, entrambe di una certa stazza, ma…una è realmente donna! C’è di mezzo la ricerca di un bottino, che ovviamente fa gola a più contendenti. Non mancano scontri a fuoco semiseri e una gran rissa tra le due “donne”. Oltre che una sgraziata esibizione canora da parte di Divine, una prova per essere accettata come cantante nel saloon ma che risulta fallimentare. Parte molto bene, nel complesso risulta divertente anche se non irresistibile. Comunque, degni di nota gli ultimi minuti, con una delle sfide finali più strambe mai viste. Nel cast, due presenze maschili da notare: il “Leoniano” Woody Strode ed Henry Silva, presenza frequente del nostro poliziesco/noir anni 70 in una delle intepretazioni migliori: lo humour del tutto sembra donare mobilità al suo volto solitamente legnoso. La questione delle mappe sui sederi, poi, si rintraccia in un film di Margheriti di undici anni prima, Là dove non batte il sole.                            Alessio Vacchi

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