domenica 27 luglio 2008

Incompresi. Comici allo sbaraglio: OPERAZIONE ROSMARINO


Italia 2002. Di Alessandra Populin. Su dvd 01.

Gettato allo sbaraglio nell'estate 2002 dalla 01, quanti l'avranno visto questo film, nonostante la popolarità della maschera, del modo di parlare di Marco Della Noce? Per il comico è la terza avventura cinematografica, dopo il corale La grande prugna con un ricco cast da Zelig e Bibo per sempre, sfortunato tentativo di Teo Teocoli; ma stavolta è in primo piano.
Il protagonista, Larsen, è un conduttore radiofonico che dialoga in onda coi suoi ascoltatori. Un certo Aldone, pescivendolo e spogliarellista (partecipano al film i Centocelle Nightmare) gli chiede cosa fare con una incantevole donna di cui è innamorato, ma che è già impegnata. Cosa aspetti?, gli suggerisce Larsen e quello prende e va con l'amata; peccato che quella donna (la Falchi) sia la compagna del suo superiore, che gli ordina di andarla a cercare e riportargliela, pena il licenziamento. Così Larsen, accompagnato dal suo meccanico di fiducia interpretato da Gianni Fantoni, si mette sulle tracce della coppia e fortuitamente la trova. Ma dovrà escogitare un tecnologico trucco per soddisfare le esigenze dei due uomini che reclamano la donna. Il film si apre con una breve sfida automobilistica tra Della Noce e Shel Shapiro, proprio il vecchio cantante dei Rokes che si concede qualche ruolo al cinema: una di quelle cose che solo in certo cinema si trovano e che farà rizzare sulla sedia gli appassionati di tuning e fast&furiousate. L'automobile è uno dei tratti che caratterizzano il protagonista, rossa e con fiamme sulle fiancate; Della Noce ad un certo punto cita esplicitamente il suo "Sochmacher". Dopo che si è delineato il “dramma”, il film pare diventare un buddy-movie investigativo con una strana coppia quale può essere quella Fantoni-Della Noce. Ma in realtà non succede granchè fino a quando i due, a cui si è unita una coppia di amici (lei è la procace Marina Giulia Cavalli, Un posto al sole), finiscono in un inquietante maniero gestito da Rolando Ravello. Qui il film cerca una comicità grottesca e un po' cinefila, con rimembranze di Rocky Horror picture show -ma la cinefilia è sparsa e temeraria: la Falchi esce dall'acqua similmente a Ursula Andress e le si cuce addosso una citazione della scena della trasformazione dell'androide di “Metropolis”!, mentre compare un manifesto di Rosmarin baby-; ma le gag non sono poi granchè. Guarda caso, la coppia cercata viene a fare tappa qui...: momento poco convincente, sebbene a film come questo non si chiedano finezze.
Nell'ultima parte si viaggia verso un finale positivo ed anche il protagonista ottiene soddisfazioni: vince una gara in auto con Shapiro e trova l'amore: la ragazza (Gabriella Pession) che era interessata a lui, al termine gli va incontro e lui la accetta, senza una parola. Come dire: così dev'essere, questa coppia si deve unire, poche giustificazioni.. Il film sfodera comunque il suo asso nella manica, a cui si accennerà fra poche righe. Intendiamoci: Operazione rosmarino è di quelle pellicole che in gergo si definiscono “'na cazzata”, nel senso che è un prodotto di intrattenimento stupidino e stop. Ma è francamente meno peggio di quanto si possa temere e si lascia guardare, azzeccando per fortuna qualche battuta e situazione comica: ad esempio la scena dell'acquisto di un lercio panino dal benzinaio (degna di un Milian-Monnezza), ma soprattutto l'ideuzza del far parlare la Falchi con la voce del comico nell'ultima parte, il che funziona. Il titolo è dovuto all'abitudine di fumare il rosmarino da parte dello stralunato protagonista: un film antiproibizionista?
Alessio Vacchi

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