domenica 14 dicembre 2008

Focus on. Chuck Norris: TERRORE IN CITTA'


Tit. or.: Silent Rage. Usa 1982. Di Michael Miller. Su dvd Sony (regione 1).
Warning
: il seguente pezzo contiene anticipazioni sulla trama e sul finale che possono compromettere la visione a chi non conosce il film ed intende vederlo.

Questa volta Chuck ha trovato un nemico che è davvero pane per i suoi denti. In questo film che devia un pò (ma come vedremo, non troppo) dal suo solito e va verso il thriller-horror-slasher, la minaccia che lo sceriffo Stevens, che quando fa la sua apparizione col cappello in testa sembra un pò Walker, deve sventare è costituita da un pazzo omicida. John Kirby, che sembra un Nick Cave più sballato, è un uomo disturbato ed in cura che dà di matto e fa una mezza strage. Difficoltosamente arrestato e ferito a morte, finisce sotto le grinfie di un medico-novello Frankenstein, che in barba al dottore che lo aveva in cura (Ron Silver), vuole sperimentare su di lui una sostanza che lo fa rinascere assai forzuto e in grado di rimanginare in un amen le sue ferite. Così il redivivo torna in circolazione e diventa una macchina di morte. Inutile dire chi dovrà fermarlo, anche perchè la minaccia tangerà persone a lui care.
Il film inizia benino: prima c'è un lungo piano sequenza sull'esplodere della follia assassina, col pazzo che si muove nella sua casa, viene a contatto con altre persone... Non è male, perchè ha suspance, anche la sequenza successiva, con Chuck che entra nella casa e cerca di sgamare l'assassino. Questi minuti sono privi di musica, mentre curiosamente altrove (ad esempio, quando il pazzo si introduce in casa di Ron Silver) ci si può sorbire un commento sonoro che pare un lungo fischio, per strasottolineare che siamo in un momento "da paura". Però Terrore in città ci mette poco a sgonfiarsi. Mentre si aspetta che John Kirby torni in forze, grazie all'opera del mellifluo dottore, il film si sofferma sulle interazioni del personaggio di Norris con altri. Abbiamo il collega ciccione, che con la sua simpatia ed ingenuità alleggerisce i toni; una gang di motociclisti delinquentelli, con ragazza attraente al seguito, che vengono fatti sgombrare dal solo sceriffo in una sequenza che è un pò una versione aggiornata delle risse in saloon stile western; e poi la consueta figura femminile, la sorella del dottore "buono" che esordisce dando un ceffone a Norris, ma pochi istanti dopo i due sono già a letto (perchè erano già stati insieme). Il film si sofferma più del solito sulla coppia, ma quando arriva un intermezzo idilliaco, si ha proprio l'impressione che la sceneggiatura stia cazzeggiando. Comunque sia, siamo in un film con Chuck Norris, quindi nonostante il nemico stavolta sia qualcosa di "altro", quel che non possono cadute da grandi altezze e fuoco, forse può la sua capacità fisica e i suoi calci. E la resa dei conti tra il bene e il male fuori controllo avviene tradizionalmente, con un "match" in uno spazio aperto (con la figura femminile che un pò sta a guardare, un pò aiuta). Ma occhio al finalissimo, perchè sembra mettere in crisi la concezione stessa di una pellicola con Chuck Norris.
Alla fin fine, per quanto un pò rozzo (ma non particolarmente truce), Terrore in città è guardabile, perchè la suspance è sufficiente e perchè è oggetto particolare nella filmografia dell'attore, permeabile all'aria cinematografica del tempo (lo slasher; e non manca qualche soggettiva dell'assassino). Grandiosa la frase di lancio, in cui si spera ci fosse ironia volontaria: "Science created him. Now Chuck Norris must destroy him".
Alessio Vacchi

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