domenica 14 dicembre 2008

The freak show. HOBGOBLINS


Usa 1988. Su dvd Retromedia (regione 1).

Spezziamo una lancia in favore di Critters (Gli extraroditori, come diceva il simpaticissimo sottotitolo italiano) di Stephen Herek, da troppi additato come un semplice clone del Gremlins di Joe Dante. Sorvolando sui tempi della genesi del primo (anteriore al film prodotto da Spielberg), la pellicola sulle voraci palle di pelo spaziali ha dalla sua una realizzazione efficace, vuoi per gli effetti dei fatelli Chiodo, vuoi per la mano salda della regia, che lo rendono qualcosa di più di un semplice clone.
Dico questo perché Hobgoblins è l’altra faccia della medaglia, una malriuscita fotocopia dei due film succitati, sfornata alla fine degli anni ’80, durante la brevissima moda dei mostri in miniatura (a tal proposito, vale la pena citare Ghoulies di Luca Bercovici e Munchies di Tina Hirsch). I mostriciattoli del titolo sono dei piccoli alieni pelosi (un incrocio tra Gizmo e la sua progenie malefica, per intenderci) capaci di rendere reali le fantasie delle persone. Peccato che i loro intenti siano tutto meno che pacifici. A cercare di fermarli c’è il classico giovanotto sfigatello, reo di averli liberati dal sotterraneo di uno studio cinematografico in cui i maligni esserini erano stati rinchiusi decenni addietro. Aldilà del cast di incapaci sconosciuti e delle classiche trovate imbecilli patognomoniche del periodo (il duello tra due dei protagonisti in giardino và visto per crederci), ciò che lascia veramente basiti è la realizzazione ultra-economica del film, dalle scarne locations fino agli stessi villains formato mignon. Realizzati da Kenneth J. Hall (tecnico della scuderia Full Moon, nonché ogni tanto pure sceneggiatore & regista), gli hobgoblins non sarebbero nemmeno così tremendi, non fosse che per la maggior parte del tempo, causa totale assenza di animazione, sembrino esattamente quello che sono: pupazzi. La fotografia di bassa lega e la regia a 180 gradi (piatta, insomma) del regista Rick Sloane (sciaguratamente anche autore del copione) fanno il resto.
Similmente al Manos: The Hands of Fate di Harold P. Warren, il film è divenuto famoso grazie al passaggio televisivo (con dissacrante commento audio) nella trasmissione Mystery Science Theatre 3000: a sentire i responsabili dello show, questo è forse il peggior film che abbiano mai trasmesso. A portare il film in Italia ci pensò l’Avo Film con un’edizione VHS ormai persa nelle pieghe del tempo. In virtù dello status di cult-trash della sua creatura, lo stesso Sloane ha girato nel 2007 un sequel (fantasiosamente intitolato Hobgoblins 2), espressamente realizzato per essere uguale al prototipo ed al momento ancora inedito. Peccato.
Emiliano Ranzani

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