domenica 15 febbraio 2009

Comunicazioni di servizio. PERPLESSITA'


Chi scrive crede che in questi giorni il paese stia raggiungendo il suo punto più basso ipotizzabile in una democrazia. Che la gestione del caso Englaro, la norma blocca intercettazioni, il bavaglino alla stampa riguardo le cronache processuali, siano cose che si commentino da sole -e si augura che appunto, vengano considerate per quel che sono, senza il bisogno di sentire difese d'ufficio a riguardo. Ma rimanendo al mondo virtuale, l'ultima trovata italiana è l'emendamento proposto dal senatore D'Alia, e approvato, riguardo la possibilità di chiudere, oscurare siti internet per reati di opinione senza passare (ovviamente...) per una sentenza giuridica. La mia opinione, sperando che mi sia consentito esprimerla, è che sia qualcosa di goffo e potenzialmente molto pericoloso, e che seguire la strada cinese per cercare di controllare internet sia qualcosa da non approvare. In ogni caso, qui sopra trovate un'intervista realizzata dal blog Piovono rane al senatore.
Alessio Vacchi

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