domenica 13 settembre 2009

Comunicazioni di servizio. DAGLI ALLA CULTURA

La presentazione a Venezia de Il grande sogno e la relativa conferenza stampa "incazzosa", in stile Placido, han dato modo al ministro della pubblica amministrazione Brunetta di lanciare rozzi strali non solo contro il regista, reo forse di aver fatto un film "di sinistra" e "sul Sessantotto" (orrore! Però l'ha fatto tramite la Medusa di Silvio Berlusconi...), ma contro il mondo del cinema italiano tutto, sostenendo il ministro Bondi -che infatti ha approvato le sue parole- nei tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo. Parole acide, demagogiche, che in bocca ad un ministro e non ad un uomo della strada, suonano vergognose e fanno tristezza. L'ultima cosa di cui ha bisogno il mondo della cultura in Italia sono atteggiamenti come questi da parte di chi detiene il potere. Linko l'articolo a riguardo di una "collega" che non conosco, ma con cui non posso non essere d'accordo. Sognando una classe politica, di sinistra o di destra, meno ottusa, più lungimirante (c'è lavoro dietro a un film, a un festival, a un teatro: è così difficile capirlo?) e meno impaurita da quel che può finire sotto la sfera della "cultura".
http://www.alphabetcity.it/index.php?com=editoriale&id=3638
A.V.

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