domenica 3 ottobre 2010

Focus on. Steven Seagal: NICO


Usa 1988. Su dvd Warner.

Foto in bianconero che scorrono in sequenza su sfondo scuro. Un neonato, un bimbo, un ragazzo in età adolescenziale. Capelli neri, volto ovale, occhi grandi e sguardo profondo. Sono foto di famiglia, che testimoniano attimi di vita vera e vissuta. Una voce fuori campo le accompagna narrando di un ragazzo di origini siciliane, cresciuto nell’ambiente degli immigrati italoamericani e folgorato dalle arti marziali. Le foto diventano immagini in movimento, i colori si sostituiscono al grigiore dei vecchi ricordi. Il giovane picciotto si è trasformato in moderno sensei, primo istruttore occidentale di aikido nel chiuso Giappone. L’inizio di Nico è l’inizio di una carriera. Un incipit che crea una leggenda. La storia di Nico Toscani è la storia del suo interprete, Steven Seagal. Finzione e realtà si intrecciano e concorrono a definire il background biografico di un personaggio che è proiezione narrativa dell’attore, qui impegnato anche in veste di produttore e sceneggiatore. A parte una breve parentesi durante la "sporca guerra" vietnamita, la pellicola è ambientata nelle strade di Los Angeles, tra quartieri etnici, ghetti e grattacieli.
Nico è un poliziesco vero, che vive della strada e nella strada. Un film perfetto per esaltare la fisicità imponente (1,93 m di altezza) e la grinta aggraziata ma animalesca di Seagal. Il tenente Nicola Toscani è infatti un idealista, un detective senza macchia sempre pronto all’azione e a proteggere i più deboli e le minoranze. Conducendo un’indagine su alcuni narcos colombiani, scopre che la corruzione dilaga anche nelle alte sfere governative e che i servizi segreti appoggiano illegalmente l’importazione della polvere bianca in territorio americano. Nonostante l’ostruzionismo di capi e colleghi individua un’unica strada per la giustizia: agire da solo, facendo ricorso alla sua abilità nelle arti marziali e a un profondo coraggio.
Diretto da Andrew Davis, il film ha un punto di forza e d’innovazione nello stile marziale presentato: l’aikido. Seagal, prima di diventare attore, era infatti stato maestro di questa particolare disciplina (anche come istruttore personale di Sean Connery) e porta sullo schermo tecniche e movenze tipiche di quest’arte giapponese. I colpi inferti ai nemici risultano brutali ma al contempo aggraziati e riescono a unire agilità e forza devastante. I combattimenti corpo a corpo sono numerosi, il vero fulcro della pellicola: l’abilità di Seagal viene esaltata e non ne fa rimpiangere la recitazione monoespressiva e limitata. Oltre all’aikido, Nico assicura anche una massiccia dose di sparatorie e inseguimenti, egregiamente diretti e coreografati. Tra questi sono notevoli lo scontro tra Seagal e cinque malavitosi che culmina con la distruzione di un piccolo supermercato indiano e la scena di tortura finale, in cui il detective Toscani mostra tutta la sua resistenza al dolore e la sua brutalità, frantumando ossa e distribuendo proiettili a grosso calibro. La regia di Davis è funzionale all’azione e riesce a dare il giusto dinamismo agli stunt, senza tralasciare i momenti di introspezione (non moltissimi in verità). La colonna sonora dà ritmo alle vicende, mixando strumenti sintetici a sonorità tipicamente orientali. L’unico difetto è la sceneggiatura, troppo schematica, ma questa carenza viene ampiamente compensata dalla forte dose di adrenalina. È inoltre da notare l’audacia dell’inquadratura finale, un piano fisso sul Campidoglio, mostrato come simbolo di corruzione e ingiustizia.
Tra gli interpreti principali fa piacere ritrovare Henry Silva e Pam Grier, due volti caratteristici del cinema di serie b, rispettivamente nei ruoli del perfido Zagon e della poliziotta Jackson. Silva, ad anni di distanza dai fasti del poliziottesco, presta il suo viso marmoreo a un personaggio stereotipato, rivelandosi però una credibile nemesi del protagonista. Nel ruolo della moglie del detective Toscani, una Sharon Stone intenta a muovere i primi passi nel cinema degli studios. Seagal e Davis torneranno a lavorare insieme nel 1992 con Trappola in alto mare, altro grande successo al box office. Nico è un’opera compiuta, un action urbano di quelli a base di arti marziali e super poliziotti e lancia la carriera di Steven Seagal, promuovendolo subito al rango di action star. Un eroe atipico, non bellissimo né particolarmente atletico, ma dotato di grande cuore e capace di sconfiggere il male con la dirompente forza della violenza.
Edoardo Favaron

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