domenica 9 dicembre 2012

Io c'ero. Festival ed eventi vari. 30 TORINO FILM FESTIVAL. FIN


Spagna 2012. Di Jorge Torregrossa.
Un gruppo di amici si ritrova dopo anni per una permanenza insieme in una baita. La notte, l'elettricità scompare, le auto non partono, i cellulari non parliamone. Isolati, il giorno dopo si spostano, ma non trovano altre presenze umane. Solo, occasionalmente, animali. Il problema che si pone ai personaggi non è il come sopravvivere, ma la progressiva, sistematica, misteriosa scomparsa nel nulla di componenti del gruppo. Questo mentre sotto la superficie di una agognata reimpatriata sono affiorate menzogne, solitudini, insofferenze, e soprattutto un segreto del passato legato ad un loro amico un po' ripudiato che ora è apparentemente assente ma aveva previsto tutto. Infatti, ha predetto e disegnato questa fine del mondo vista proprio dai protagonisti.
Film apocalittico dal trattamento drammatico, con giusto un paio di effetti speciali (o quasi), Fin vuole focalizzarsi sui suoi personaggi, posti in una situazione estrema ed, appunto, terminale. Come se l'apocalisse fosse l'enorme correlativo oggettivo di ciò che intercorre tra essi, come se l'infelicità, l'insicerità li portasse a spegnersi. In tal senso, è paradossale chi si salverà (forse), chi il film ritiene meritevole di continuare, essendo anch'essi personaggi che abbiamo scoperto condurre una messinscena. Però belli, giovani (più o meno) e non antipatici, se non altro.
Il problema è che una volta che si capisce l'antifona, ovvero che i nostri amici svaniranno uno alla volta, il film non riesce ad aggiungere qualcosa di davvero significativo. E scorre abbastanza piano, includendo quasi alla fine una scena inaspettata che però non sposta in su il risultato. Dopo di essa, nei dialoghi, un tentativo di filosofeggiare sulla vita (esistiamo solo per chi ci guarda e chi ci vuole bene, dice un personaggio. Viviamo e scompariamo, quel che conta è il mentre, sostiene l'altro). E' un film fatto di poco, come si suol dire, ma senza che questo si traduca in caratteristica positiva. Provaci ancora, Torregrossa (che comunque è riuscito a farsi distribuire dalla Sony spagnola). O forse no, boh.
A.V.
Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=rnzJGepWXi0

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